fbpx

ParlareBitcoin

Quando ho iniziato ad interessarmi a Bitcoin, mi sono ritrovato a passare moltissimo tempo ad assorbire quante più informazioni possibili al riguardo, cercando di mettere insieme tutti i pezzi. Dopo anni di ricerche e studio, ora dedico buona parte del mio tempo cercando di aiutare gli altri a conoscere Bitcoin. Per questo molti mi ritengono un “esperto di bitcoin”, ma io mi considero ancora uno studente, perché c’è sempre qualcosa di nuovo e ancora molto da scovare in questo mondo.

Andreas Antonopoulos, autore del libro Master in Bitcoin, riconosciuto come miglior libro tecnico su Bitcoin, dice:

"Ho scritto un libro che risponde alla domanda 'Che cos'è Bitcoin?' è lungo 300 pagine, era obsoleto nel momento in cui è stato stampato e deve essere corretto e aggiornato ogni tre mesi solo per stare al passo con le modifiche."

Andreas Antonopoulos

Quel che l’autore ci vuole comunicare è appunto il fatto che, in quanto tecnologia, Bitcoin viene aggiornato molto spesso, e dunque risulta difficile spiegare le sue componenti se esse evolvono il giorno dopo (o il mese successivo).

Ferdinando Ametrano, professore universitario presso l’università Bicocca di Milano, prende in esame un punto chiave su Bitcoin e spiega come dalla convergenza di computer networking, crittografia, teoria economico-monetaria e teoria dei giochi si generi un modello di gestione del consenso e della fiducia il cui significato va ben oltre la criptovaluta. Dunque, Bitcoin non è solo una tecnologia; è una tecnologia che rappresenta qualcosa di ancora meno tangibile.

Bitcoin è un protocollo vivente che emerge da un miscuglio di idee, filosofie, culture e politica, criticate e studiate per molto tempo. Per chi volesse conoscere la storia dietro al processo di sviluppo di Bitcoin, ci sono molti testi sotto la voce “storia del cyberpunk” su internet.

Possiamo dire che persino Satoshi inizialmente non aveva compreso appieno ciò che aveva costruito riguardo al modello di sicurezza dei bitcoin. Nei primi anni di esistenza di Biticoin, infatti, ha corretto il protocollo da una moltitudine di bug. La correzione dei problemi sul codice è rallentata solo dopo 18 mesi. Per fare qualche esempio, alcuni dei difetti che aveva Bitcoin all’inizio ci risultano oggi errori madornali. Nelle prime versioni di Bitcoin, infatti, chiunque poteva spendere il denaro di qualcun altro!

Satoshi ha dunque dovuto apportare molte modifiche al protocollo Bitcoin prima di lasciare una versione in eredità a tutti gli sviluppatori che stavano esplorando, e ad oggi continuano ad esplorare il codice e a scoprire casi limite. Infatti, la descrizione di Bitcoin come un melting pot (minestrone) di contributi ha preso piede dopo che Satoshi ha “ceduto” il suo progetto.

Nella prima settimana di lancio di Bitcoin, Satoshi trovó il suo primo collaboratore, Hal Finney. Hal era una delle poche persone che credevano che l’idea potesse effettivamente funzionare, il che è chiaro dal white paper originale di Satoshi.

Finney viene descritto come un genio, un amante della cultura cyberpunk. Prima di morire, pubblicò alcune delle sue e-mail con Satoshi sul Wall Street Journal (che consiglio di leggere poiché molto interessanti). In queste letture si vede quanto Satoshi fosse sorpreso del fatto che Finney fosse riuscito a trovare diversi bug nel suo codice che egli stesso non aveva nemmeno previsto, nonostante l’avesse verificato numerose volte.

A differenza di alcuni sistemi (come ethereum), il Bitcoin non ha una specifica forma. Anche se ne avesse una, non sarebbe più facile né più difficile apportare modifiche al protocollo da un punto di vista tecnico. Charlie Lee, uno dei primi sviluppatori di Bitcoin che in seguito decise di fondare Litecoin, dichiarando Litecoin egli stesso un fallimento, disse:

“La definizione di Bitcoin è come la definizione di una parola. Può trasformarsi e cambiare lentamente nel tempo, perché nessuno la controlla.”

Charlie Lee, Febbraio 2017

E’ complicato comprendere Bitcoin nel suo complesso, ma è un buon motivo per alimentare la curiosità di chi crede che un sistema monetario decentralizzato possa funzionare. Per questo articolo ho preso spunto dalla risorsa online libera e gratuita Nobody Understands Bitcoin di J.Lopp.

Condividi e Commenta

Leave a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *